PERCHE’ DORMI? ALZATI E VAI…

EVANGELIZZAZIONE E MISSIONE NEL LIBRO DI GIONA

Piccolo e simpatico. Gradevole e urticante. Capace perfino di di­vertire, e oltremodo adatto a convertire. E’ il libro di Giona. Un libro breve, originalissimo e quanto mai attuale. E’ stato inserito nella serie dei libri pro­fetici dell’Antico Testamento, ma in realtà il suo genere letterario è quello di un raccontino umoristico e stuzzicante. Vi si narra la ‘storia’ di un profeta di nome Giona – che letteralmente significa ‘colomba’ – ma in effetti è un ‘falco’ della specie più agguerrita. Il nostro eroe si presenta come un ‘fedele… in­fedele’: dapprima ricalcitra e prova a sottrarsi alla missione che Dio gli affida, e poi fa le lagne con il ‘suo’ Signore per il successo inatteso della propria predicazione. Tutti i personaggi in scena risultano simpatici: i marinai pagani del naufragio, il re e gli abitanti dell’odiata città di Ninive. E perfino gli anima­li! Tutti personaggi piacevoli, tranne lui, il protagonista di questa intrigante avventura, l’unico Israelita del racconto – ed è un profeta, un ‘porta-voce’ di Dio – Giona! Dio sarà indulgente con il suo messaggero ostinato e ribelle. Ma il messaggio del libro è e resta lampante: la misericordia del Signore è ‘viscerale’ e si estende perfino ai più vituperati nemici di Israele: i pagani.

Le pagine di questo libretto ci aiutano a pregare e ci stimolano a ‘convertire’ la nostra immagine di Dio. Il quale, certo, non sfonda la porta del nostro cuore, non entra a gamba tesa, ma aspetta fuori e bussa. E ribussa, per farsi aprire.

+ Francesco Lambiasi

Vescovo di Rimini

 

DIECI SCHEDE PER LEGGERE GIONA

Più che un libro storico quello di Giona è un racconto didattico: quarantotto versetti raccolti in quattro capitoletti attraverso i quali l’autore vuole trasmettere un insegnamento.

Scritto probabilmente nel quinto secolo prima di Cristo, dopo l’esilio, quando la comunità ebraica correva il rischio di chiudersi al proprio interno, il testo profetico ricorda che la salvezza offerta da Dio è universale: Israele, rappresentato da Giona, deve accogliere ed aiutare anche i popoli pagani a credere. Dio dona a tutti amore e gioia, a tutti i popoli indica la strada della liberazione e della vera pace.

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