Storie dalla Caritas – Lazzaro!

Alzati e cammina!

Ok, ma prima di uscire come mi vesto?

Nelle ultime settimane siamo andati in crisi un po’ tutti, per via della classica mezza stagione, quella che “non esiste più”, ma che ogni anno, con il suo clima invernale ed estivo a giorni alterni, ci ricorda il disagio di dover adattare il nostro guardaroba ad ogni evenienza.

Se scegliere cosa indossare risulta complicato, scegliere cosa NON indossare è invece spesso più facile, e da qualche mese a Rimini può essere anche più etico.

L’8 Dicembre scorso ha infatti riaperto Lazzaro!, la boutique vintage della Caritas che si occupa di raccogliere e selezionare abiti, accessori e oggettistica/antiquariato di qualità allo scopo di rivenderli e dare loro “nuova vita”, per sostenere col ricavato diversi progetti di assistenza sociale.



Nell’ultimo mese
 in particolare, per far fronte allemergenza Ucrainasono stati finanziati più di 300 posti letto, aiutando la Caritas di Rimini ad accogliere tantissimi profughi.

Il negozio si presenta come una vera e propria boutique, ricca di dettagli e rimandi alla cultura pop del passato e contemporanea, fornita di abiti adatti a tutte le età e per ogni occasione.

Da quando ha riaperto, Lazzaro! ha preso contatti con diverse realtà del territorio per valorizzare le donazioni. Per esempio sono stati effettuati alcuni shooting fotografici collaborando con gli studenti dell’università di Pratiche e Culture della Moda di Rimini, inoltre gli abiti Lazzaro sono stati utilizzati per la realizzazione dell’ultimo corto prodotto dal giovanissimo Arkadia Studio, e per i visual dell’ultimo brano dell’artista Damiank.

L’attività viene portata avanti da diversi volontari. Al nostro arrivo ci ha accolti Paolo:
«Uno degli aspetti più soddisfacenti è vedere come i clienti si stupiscano del fatto che sia un negozio della Caritas. Ricercare un’estetica fresca e ricca di stimoli era una della nostre priorità, ma soprattutto ci sono tantissimi abiti di qualità, magari di sartoria o pezzi unici di marchi prestigiosi. È importante spiegare ai clienti il processo e la filosofia che sta alle base del negozio, altrimenti alcuni potrebbero diffidare della provenienza dei capi, visto che i prezzi sono comunque molto contenuti rispetto al loro reale valore.»

Oltre a raccontarci le dinamiche della boutique, i volontari hanno voluto sottolineare come è importante che si parli di Lazzaro!
Progetti di economia circolare come questo infatti, possono essere alla base di una nuova cultura sociale dal forte potere comunitario, i cui valori trascendono da qualsiasi ideologia, religione, e distanza generazionale. 

«Ridare valore agli abiti usati non solo è intelligente, ma necessario per il nostro benessere, dal momento che il pianeta da preservare è la casa di ognuno di noi.» racconta Giacomo, uno dei responsabili. «Il legame che si crea tra la persona che dona il capo e la storia che racconta è ciò che più mi affascina, ed è ciò che cerco di raccontare poi a chi viene a trovarci. Per esempio, una signora ha raccontato la storia dietro a un bellissimo tubino degli anni ’60 che conservava gelosamente nell’armadio, con il quale conobbe quello che sarebbe diventato poi suo marito.

Il fatto che questi abiti possano acquisire nuova vita e che le storie possano essere tramandate, aumenta il valore del capo stesso e arricchisce chi lo acquista.

«Siamo molto soddisfatti del lavoro svolto e dei risultati raggiunti finora, ma per poter mantenere alto il livello del negozio abbiamo un costante bisogno di supporto e donazioni. I nostri clienti se ne vanno soddisfatti e con molti di loro si è creato un bel rapporto, anche questo ci motiva a far crescere il progetto. Aiutateci, spargete la voce, venite a trovarci! Insieme si può davvero fare la differenza e raddrizzare qualche stortura della nostra società, aiutando chi ha bisogno.»

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